“‘A brioches ‘e Marianna, ‘o cannuolo ‘e Luis Antonio”: gli irresistibili slogan e le gustose delizie di Zi Peppe ‘O Briusciar’

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Oggi, 19 marzo 2022, avrebbe compiuto la bellezza di 99 anni. Stiamo parlando di Giuseppe Cipullo che tutti ricordano con l’appellativo di Zi Peppe ‘O Briusciar’. Un personaggio fortissimamente popolare, nella Marcianise del secolo scorso, perché deliziava grandi e piccini con la limonata ma, soprattutto, con le sue famose “brioche” fritte con la crema pasticciera. Alla fiera settimanale del venerdì, allo stadio Progreditur, alle feste religiose, al cimitero, così come fuori alle scuole marcianisane, “Zi Peppe ‘o Capuano” era sempre presente. Nato a Santa Maria Capua Vetere, si trasferì con la madre a Capua la quale, non potendolo accudire, lo diede in affidamento ad una coppia senza figli di Frattamaggiore. Quando la madre adottiva morì ritornò dalla sua madre naturale. Comincia a frequentare Marcianise quando il fratello maggiore sposa una marcianisana. Prima si fidanza e poi si unisce in matrimonio con Anna Milano con la quale mette in piedi un laboratorio mobile di dolci. Una vera e propria vetrina ambulante con dentro ciambelle, bombe e cannoli fritti alla crema (ricoperti di zucchero e con l’immancabile amarena) trasportata prima su un triciclo e poi, in seguito, su un apecar. Siccome non arrivavano i figli e Giuseppe necessitava sempre più di un aiuto nel suo lavoro, con la moglie decise di recarsi ad un orfanotrofio di Caserta con il fine di adottare un bambino maschio di circa 10 anni. Ci arrivarono in bici e, una volta entrati nella struttura, chiesero di vedere bambini maschi di quell’età. Furono, però, subito attratti da una neonata di 8 mesi che era appena giunta nella struttura. Spiazzati da quell’incontro andarono via senza voler più vedere alcun altro bambino. Durante tutto il giorno e la notte, entrambi non riuscivano a togliersi dalla mente quella piccola bimba. La mattina dopo, corsero di nuovo all’orfanotrofio con il terrore di non trovarla più. Ma il destino era segnato e quella bimba, Rosa, era ancora lì ad attendere l’incontro con la sua nuova famiglia. La portarono a casa e la adottarono legalmente in seguito, quando compì 12 anni.
Zi Peppe era inconfondibile con la sua statura alta e possente ed il berretto stile marinaio. Con la scaltrezza dei grandi venditori ambulanti “Zi Peppe” era abilissimo a “stare sul pezzo” nel coniare slogan che fossero sempre al passo con i tempi. Durante la popolarissima telenovela messicana, andata in onda su Telecapri all’inizio degli anni ’80 “Anche i ricchi piangono”, Giuseppe, da perfetto mago del marketing, coniò lo slogan “‘A brioches ‘e Marianna, ‘o cannuolo ‘e Luis Antonio”, scherzando così ironicamente sui due personaggi principali dell’infinita telenovela (248 episodi di 22 minuti ciascuno) che incollava alla tv migliaia di persone. All’inizio il cannolo, come ricordano i familiari, era di “Sandokan”, dal personaggio, interpretato da Kabir Bedi, nell’omonimo e popolare sceneggiato televisivo della Rai, e solo in seguito fu sostituito da Luis Antonio. 
Giuseppe era conosciuto per la sua infinita bontà d’animo ma anche perché era un tipo molto “spassoso”, sempre spiritoso. Essendo nato il 19 marzo era solito lamentarsi con i familiari e con gli amici poiché, diceva: “In un solo giorno sono costretto a festeggiare il compleanno, l’onomastico e pure la festa del papà!”. Era intransigente sulla qualità dei prodotti che utilizzava (limoni, uova, zucchero) sui quali non si doveva risparmiare. Anche i cannoli dovevano essere completamente artigianali. Per ottenere la forma cilindrica utilizzava frammenti di canna di bambù: attorcigliava la pasta intorno, la faceva lievitare e poi immergeva il tutto nell’olio bollente. Man mano che la pasta si cuoceva si staccava dalla canna ottenendo la tipica forma. 
Ho conosciuto “Zi Peppe poiché era il nonno di uno dei miei più cari amici, Lello Grillo. Spesso, quando insieme agli altri coetanei lo andavamo a trovare a casa sua, era consuetudine per Zi Peppe offrirci le sue speciali, gustosissime e indimenticabili brioche. È morto il 16 aprile del 2001, la notte tra Pasqua e Pasquetta.
Nella foto che pubblico (inizio anni ’80), Giuseppe Cipullo, detto Zi Peppe o’ briusciar’, è al centro accovacciato con l’immancabile berretto e i baffi. La foto è stata scattata nell’attuale Piazza Nassirya (già Principe di Napoli), nell’area chiamata “o’ mercato nuovo’” poiché lì si svolgeva la fiera settimanale. Come si nota anche dalla foto, durante la Festa del Crocifisso, l’area, configurata in modo completamente diverso da come si presenta oggi, si trasformava in un vero e proprio Luna Park. Nella foto si nota anche, con la t-shirt scura, un altro personaggio, Francesco Moretta, detto “Ciccillo ‘O Gelatiere”. Pur essendo un diretto competitore di Giuseppe tra i due c’era una grande stima ed una sincera e gioiosa amicizia. Ringrazio Pina Grillo, nipote di Zi Peppe, per le sue preziose informazioni.
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