Il tifo calcistico per il Napoli da parte dei marcianisani è cosa risaputa. Sono tantissimi i tifosi napolisti in città, molti dei quali hanno seguito la squadra azzurra prima, durante e dopo le gesta memorabili di Diego Armando Maradona. Il primo Club Napoli Marcianise venne costituito il 25 settembre del 1975, su impulso dell’energico Pasquale Napolitano (gestore del Teatro Mugnone prima e titolare del Cine Teatro Ariston di Marcianise in seguito), ed aveva la propria sede in Piazza Principe di Napoli n. 26. Il consiglio direttivo si riunì per la prima volta il 5 dicembre dello stesso anno e assegnò le seguenti cariche: Pasquale Napolitano (Presidente); Gaetano Rossano (Vice Presidente); Silvio Rizza (Segretario); Raffaele Martedi (Tesoriere); Alessandro Laurenza (Direttore Sportivo); Angelo Romano (Consigliere Supervisore); Carlo Cutillo (Consigliere Organizzativo); Luigi Di Biase (Consigliere Amministrativo); Pietro D’Amelio (Consigliere Sportivo). Il Collegio dei revisori era formato da Luigi Montuori, Giorgio Rizza e Michele Nunziante. L’articolo 1 del regolamento interno recitava: “Il Club Napoli Marcianise ha lo scopo di incrementare il numero dei tifosi appassionati della SSC Napoli e coordinare altre varie attività sportive”. Il connubio marcianisano si affiliò sin dal primo momento all’Associazione Italiana Napoli Club che a sua volta si era costituita nel 1972 con il riconoscimento della S.S. Calcio Napoli. La sede del club di Piazza Principe di Napoli diventò subito operativa ed un punto di riferimento dei tifosi del Napoli oltre che un luogo di socialità. Una sorta di dopolavoro dove si potevano leggere quotidiani e settimanali sportivi, guardare la tv e usufruire di un servizio bar dedicato ai soci. I membri del Club Napoli Marcianise partecipavano, periodicamente, anche a tornei calcistici amatoriali organizzati in varie città della Campania. La cerimonia ufficiale di inaugurazione del Club si tenne nella primavera del 1976, precisamente il 13 aprile. Fu una grande festa per i tifosi azzurri marcianisani a cui presero parte oltre ai rappresentati dell’Ainc (Varazzo e Galeotto) anche due giocatori che allora militavano nel Napoli: il mitico attaccante Beppe Savoldi ed il difensore Tonino La Palma. Un anno fortunato quello del 1976 per il Napoli (presieduto da Corrado Ferlaino e allenato da Luis Vinicio e poi da Alberto Delfrati), che vinse la Coppa Italia battendo il Verona in finale per 4-0 con doppietta proprio di Savoldi (Roma, 29 giugno 1976). Era quello il primo campionato di Savoldi col Napoli (1975-1976) che Ferlaino acquistò dal Bologna per una cifra record di circa 2 miliardi di lire e che all’epoca fece molto discutere tanto da provocare persino un’interrogazione parlamentare.
