Intervista a Casertafocus su ex Gte-Siemens, Puc, politica locale e provinciale

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Una Central Park in salsa marcianisana a Puzzaniello: consigliere Alessandro Tartaglione cosa impedisce alla sua idea di realizzarsi?

«In realtà, oltre ad essere un punto chiave del nostro programma elettorale è stata proposta, in maniera sostanzialmente simile, anche da altri candidati nelle ultime elezioni e persino un cavallo di battaglia dell’attuale sindaco nel 2016. Nel consiglio comunale dello scorso 19 maggio, ho presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale avente ad oggetto proprio l’area dello stabilimento ex Autelco-GTE-Siemens-Nokia, che, opportunamente bonificata, deve tornare nella disponibilità dei cittadini di Marcianise. Nel 1962, infatti, l’allora Autelco si insediò su un terreno comunale di circa 10 ettari (97.959 metri quadrati) che fu concesso dal Comune di Marcianise ad uso gratuito alla multinazionale americana Autelco Mediterranea Satap al fine di incentivare lo sviluppo industriale e favorire così l’occupazione locale. Il terreno fu concesso alla multinazionale dopo averlo acquistato dall’Eca (Ente Comunale di Assistenza) alla cifra di lire 1.129.800 a moggio (Delibera n. 82 del 12.9.1960 Archivio Comunale di Marcianise). Adesso che il sito non è più funzionante è giusto che la comunità locale se ne riappropri al fine di realizzarvi un grande parco urbano, il Central Park di Marcianise. Un polmone verde da mettere a disposizione dei cittadini e realizzato sull’esempio dei grandi parchi presenti in altre realtà fortemente antropizzate dedicandolo alle attività all’aperto, allo sport e alla cultura, anche attraverso il recupero di alcuni edifici peculiari del sito e la demolizione di altri con la successiva realizzazione di un’area multifunzionale. Ora però siamo venuti a sapere che la Nokia ha ceduto questo terreno ad un imprenditore di Marcianise. Bisogna capire se un’area così importante per la nostra città, ceduta gratuitamente dal Comune negli anni ’60 per farvi una fabbrica e occupare lavoratori, possa essere venduta ad un altro privato per farvi chissà che cosa. Di certo non permetteremo speculazioni edilizie sulla pelle dei cittadini di Marcianise ed, in particolare, dei residenti del rione Puzzaniello che già patiscono la vicinanza della zona industriale e di altri siti inquinanti».

Il movimento Terra di idee con altre associazioni cittadine è fortemente impegnato sul Puc: cosa non la convince del piano?

«Intanto va chiarito in che modo l’amministrazione comunale ritiene di aver superato il vizio della mancata allegazione sin dalla fase iniziale e per tutto l’iter di formazione del piano, del Rapporto Ambientale, elaborato solo a valle del procedimento. Questa considerazione si lega ad un profilo di legittimità che potrebbe inficiare, e quindi ritardare ulteriormente, l’approvazione del PUC. Ma la cosa che riteniamo grave è che nessuno degli obiettivi programmatici indicati nel documento di sintesi elaborato dal Consiglio Comunale, che ha dettato le direttive per la pianificazione del territorio, è stato attuato. Ad esempio il contenimento dell’uso del suolo è assolutamente disatteso perché viene prevista una pianificazione in senso orizzontale. Inoltre la valorizzazione dei terreni di proprietà comunale non è affatto considerata e la previsione degli standards è basata su calcoli meramente aritmetici. In buona sostanza ciò che emerge è la mancanza di una idea di città».

 

Dieci mesi del Velardi-bis, qual è l’errore più grande che imputa all’attuale sindaco in questo primo scorcio di consiliatura?

«In termini politici è sotto gli occhi di tutti che la sua maggioranza si assottiglia sempre di più e questo è sintomatico di un chiaro deficit di leadership che lo aveva già condannato alla sfiducia nella scorsa consiliatura. A differenza della sua prima elezione però, quando i cittadini gli attribuirono una grande fiducia, questa volta è stato votato da un quarto degli elettori ed ha vinto con uno scarto minimo di voti. E’, di fatto, un sindaco di minoranza. Avrebbe dovuto cambiare approccio ed invece ha continuato nel suo atteggiamento di arroganza che, associato ad una mediocre azione amministrativa, sta condannando la nostra città all’isolamento istituzionale e ad un ruolo sempre più marginale nel panorama politico provinciale e regionale»

E’ tempo di amministrative in tre grandi comuni e in molte piccole realtà, come si sta preparando Articolo Uno – Leu, di cui lei è segretario provinciale, e che ruolo pensa di poter giocare?

«Il nostro approccio è quello di costruire, dove è possibile, un nuovo centrosinistra sulla scorta dell’esperienza giallo-rossa del Governo Conte, quindi con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Questo non sempre è possibile per via di dinamiche territoriali che ci hanno visti all’opposizione di governi cittadini. E’ il caso sicuramente del Comune di Caserta dove stiamo costruendo un progetto politico alternativo a chi ha governato la città negli ultimi anni e, ovviamente alla destra, partendo dalle locali esperienze progressiste, civiche ed ambientaliste che hanno lavorato attivamente su tematiche sociali, culturali ed ecologiste molto care ai cittadini casertani. Saremo presenti, con nostre candidature, in quasi tutti i comuni che vanno al voto, dai più grandi ai più piccoli e contiamo di rafforzare in maniera sostanziosa la nostra presenza all’interno delle istituzioni comunali di terra di Lavoro. Durante la campagna elettorale del prossimo autunno porteremo sul territorio i nostri parlamentari ed i dirigenti nazionali, a partire dal nostro segretario e Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ringrazio per il gigantesco lavoro che ha messo in campo durante questi anni difficili di pandemia e per aver rimesso al centro dell’attenzione del Governo il tema della salute pubblica e del rafforzamento del servizio sanitario nazionale».

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