La Resistenza a Marcianise: un 25 aprile all’insegna del recupero della memoria storica

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Una Festa della Liberazione all’insegna del ricordo e del recupero della memoria storica che ha impegnato le realtà politiche ed associative Marcianise Terra di IdeeRisvegli Culturali, Marcianise Futura, Marcianise Democratica, per l’intera giornata. Il connubio ha aderito all’iniziativa dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani denominata “Strade di Liberazione“. Gli attivisti hanno selezionato delle strade cittadine dedicate ai partigiani e agli antifascisti che lottarono e, spesso, morirono per liberare l’Italia dal nazifascismo, portando un fiore sotto le targhe a loro dedicate. In mattinata i consiglieri comunali Alessandro Tartaglione, Lina Tartaglione, Raffaele Delle Curti e Antimo Rondello, insieme al presidente di Risvegli Culturali Donato Musone, hanno depositato dei fiori nel cimitero sulle tombe dei partigiani Saverio Merola, Giuseppe Tartaglione e sotto la targa delle vittime del bombardamento del 1943. Nel pomeriggio diretta facebook sul tema della Resistenza. Sono intervenuti: l’ex presidente del consiglio comunale Antimo Rondello; il consigliere Raffaele Delle Curti che ha parlato del valore della Resistenza nella Costituzione Italiana; il presidente di Risvegli Culturale Donato Musone che ha parlato della necessità di dare il giusto riconoscimento ai partigiani marcianisani che hanno lottato per la libertà; il consigliere comunale Alessandro Tartaglione che ha parlato dell’obbligo morale, da parte della città di Marcianise, di recuperare  la memoria storica relativa al periodo antecedente e immediatamente successivo all’8 settembre del 1943, cioè all’indomani del proclama di Badoglio che sancì la resa agli alleati anglo americani, il disimpegno dell’Italia dall’alleanza con la Germania di Hitler e l’inizio della Resistenza nella guerra di liberazione italiana contro il nazifascismo. “Grazie all’archivio “Ricompart” – ha spiegato Tartaglione – la raccolta dei documenti per le pratiche di riconoscimento di partigiani e patrioti (conservato fino al 2012 presso il Ministero della Difesa e poi versato all’Archivio Centrale dello Stato, reso disponibile ai ricercatori dal 2017), oggi è possibile scrivere, con l’avallo di documenti, le storie di uomini e donne marcianisani che parteciparono alla lotta partigiana di liberazione. Storie che, con grandissima emozione, sto da alcuni anni cercando di ricostruire. Storie tragiche che hanno visto partigiani e inermi civili come Gaetano Sibona, Giovanni Tartaglione, Vito Cecere, Raffaele Valletta, essere trucidati dai tedeschi attraverso esecuzioni sommarie. Storie eroiche come quelle di un comandante, Francesco Giuliani, che armò e capitanò un gruppo nutrito di contadini assaltando un deposito di armi controllato dai nazisti e ubicato alla Madonna della Libera. Storie di partigiani che, capitanati da Giovanni Nigliato ed armati di moschetto e bombe a mano, assaltarono i carri armati tedeschi in via San Giuliano e che compirono operazioni di sabotaggio ai treni e alle linee telefoniche utilizzate dalle truppe tedesche a Santa Venere e a Ponte Rotto. Storie di feriti e sopravvissuti, come quelle di Giuseppe Giuliano e Francesco Moretta. Storie di donne partigiane come Ida Pontillo e Enza Marchesiello. Storie come quelle dei fratelli Merola, Saverio e Umberto, che andarono a combattere anche fuori della città di Marcianise. Storie come quella di Francesco Boccagna che partecipò alle quattro giornate di Napoli. Storie che si vanno a sommare a decine di altre che furono combattute dai partigiani marcianisani che si trovavano nel nord e nel centro Italia ed anche all’estero. Alcune di queste le conosciamo, come quelle tragiche di Giuseppe Tartaglione e Italo Grimaldi, mentre altre vanno studiate ed approfondite. Insomma un grande lavoro di ricerca che servirà a ricostruire la memoria di una città che per troppo tempo ha messo da parte un periodo importante della propria storia.

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