“Fondata sul Lavoro”, intervento all’iniziativa politica Artcolo Uno – Mdp Marcianise con Roberto Speranza

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Buonasera, voglio ringraziare innanzitutto i cittadini e le cittadine che hanno voluto partecipare a questo evento politico. Ringrazio i relatori che prenderanno parte a questa manifestazione: i compagni Gianni Cerchia, Arturo Scotto, Massimo Paolucci e il coordinatore nazionale di Articolo Uno Roberto Speranza. Devo ancora ringraziare i compagni del coordinamento provinciale di Articolo Uno Mdp Caserta che hanno concesso il privilegio alla mia città, Marcianise, di ospitare questa importante iniziativa politica.

Cari amici e cari compagni, siamo qui stasera per parlare di cose utili ai cittadini. Dopo troppi anni in cui il dibattito politico ha prodotto soltanto sterili discussioni, ci accingiamo finalmente ad affrontare le necessità vere dei cittadini con gli strumenti proprio dei nostri valori, quelli della sinistra.
Questo movimento si caratterizza nel nome: Articolo Uno, quello della Costituzione italiana che recita: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Quindi l’atto costitutivo della nostra Repubblica parla di lavoro come elemento fondativo della nazione. Eppure il dibattito politico fatica a concentrarsi su questo tema per noi vitale. Persino Papa Bergoglio recentemente ha affermato: “Se pensiamo la persona senza lavoro, diciamo qualcosa di parziale, di incompleto, perché la persona si realizza in pienezza quando diventa lavoratore, lavoratrice; perché l’individuo diventa persona quando si apre agli altri, alla vita sociale, quando fiorisce nel lavoro”.
Ebbene Articolo Uno è nato perché il tema del lavoro, delle politiche di contrasto alla disoccupazione e della difesa dei diritti dei lavoratori torni con forza nel dibattito pubblico e nelle agende dei Governi. Per fare questo bisognerà muoversi con idee e proposte che siano di grande discontinuità con le politiche adottate dagli ultimi governo e quindi diciamo subito: ripristino dell’Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, abolizione definitiva dei voucher e abolizione del Jobs Act. Ci preme la tutela dei diritti di chi un lavoro ce l’ha ma lo vuole conservare nel rispetto della dignità umana e, soprattutto ridare speranza a quelli che lo cercano, soprattutto ai giovani, soprattutto al Sud.
Faccio alcuni esempi che riguardano la nostra città:
– 850 famiglie dei lavoratori della Jabil Circuit vivono nell’incertezza del proprio avvenire perché la proprietà ha comunicato loro di voler procedere ad un aumento delle percentuali di contratto di solidarietà mettendo un’ipoteca sul loro futuro. Noi diciamo subito che sosterremo in ogni sede la battaglia delle Rsu di Jabil Italia, Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali affinché il Governo abbia una funzione attiva nella vicenda e rassereni i lavoratori e le loro famiglie.
– Sul versante dei diritti voglio ricordare la nostra recente battaglia, insieme alla Filcams-Cgil, a sostegno dei lavoratori dei centri commerciali, affinché vengano tutelati appieno il diritto alla socialità e una vita dignitosa viste le condizioni in cui sono costretti a lavorare su turni di lavoro assolutamente inaccettabili.
– Piena solidarietà, infine, ai lavoratori delle aziende, partecipate e fornitrici di servizi, della Provincia di Caserta.

mdp_articoloUno_marcianise13Nei prossimi mesi e nei prossimi anni dovrà ossessionarci la creazione di nuova occupazione. In un Paese in cui crollano i ponti e le strade sono da quarto mondo, non c’è bisogno di scavare e riempire buche come diceva Keynes per sostenere politiche anticicliche. Basterebbe finanziare un piano di manutenzione nazionale per mettere in sicurezza le infrastrutture, ridare un po’ di fiato all’economia e sostenere l’occupazione. Noi sappiamo che il lavoro non si fa con gli sgravi, ma con gli investimenti: per cui chiediamo che questo piano di manutenzione del Paese, debba avere un doppio peso al Sud, per arrestare la ripresa di un massiccio movimento migratorio di giovani e non giovani, verso il Nord dell’Italia e dell’Europa. L’altra proposta è quella di sostenere le naturali vocazioni del Mezzogiorno: l’agricoltura, il turismo, l’efficienza energetica e le energie rinnovabili.
L’altra questione da affrontare, di grandissima attualità, è quella del contrasto all’inquinamento ambientale, che proprio in questi giorni e in queste ore si sta presentando con drammaticità in provincia di Caserta, in tutta la Campania e nel Sud. Su questo tema la sinistra deve fare un mea culpa. Per anni abbiamo lasciato che i cittadini si auto organizzassero per porre all’attenzione del Governo Centrale ,il sistematico deturpamento dell’ambiente nella cosiddetta Terra dei Fuochi, un ampio territorio compreso tra i comuni di Napoli e Caserta, Marcianise compresa. Cittadini liberi, associazioni, società civile, medici, uomini religiosi sono stati per anni inascoltati e continuano ad esserlo nonostante le numerose battagli intraprese. La sinistra deve cogliere la sfida di fare propria questa battaglia, raccogliere queste istanze, che nelle nostre terre significa una sfida per la sopravvivenza. La causa principale della ripresa dell’emigrazione è certamente il lavoro, ma la seconda è rappresentata dall’invivibilità che qui significa devastazione dell’ambiente con pesantissime ripercussioni sulla salute dei cittadini. Una mistura micidiale di azioni criminali ad opera di organizzazioni malavitose dedite allo smaltimento illegale dei rifiuti, imprese sconosciute allo Stato perché lavorano nell’economia sommersa e smaltiscono attraverso l’abbandono degli scarti di lavorazione nella nostre campagne, ma anche, lo dobbiamo ammettere, tanta ignoranza da parte di una frazione di cittadini.
A questo piano di morte noi dobbiamo rispondere con straordinaria determinazione lottando accanto ai cittadini, fianco a fianco, affinché questo tema diventi di rilevanza nazionale e venga affrontato come una vera e propria emergenza nazionale. Vorrei chiedere ai nostri deputati di farne una vera e propria battaglia sin da subito, già con questo Governo e chiedere alla Giunta della Regione Campania di essere conseguenziale rispetto agli impegni presi in campagna elettorale. Dopo più di due anni, la giunta regionale ha portato sui territori solamente ad operazioni di facciata o di mera propaganda.
Ci sono ancora decine e decine di argomenti di cui vorrei trattare: sanità pubblica efficiente per tutti, ospedali degni di questo nome, diritti dei disabili, la situazione degli artigiani e dei piccoli commercianti che stanno subendo gli effetti pesanti della crisi, dei pensionati, del mondo giovanile, della scuola, dell’università. Sono certo che su questi temi avranno da dire gli altri relatori.
Agli amici di Marcianise dico che per settembre lavoreremo alla costituzione di un coordinamento cittadino ed Articolo Uno avrà una sua sede. Partiremo dalla base, dai militanti, con azioni di coinvolgimento vero dei cittadini, INSIEME. Partiremo da una parola che negli ultimi anni ha assunto, anche per via della pratica di uomini mediocri, un’accezione negativa: POLITICA. Proveremo con pazienza a nobilitarne di nuovo il significato che è quello di mettersi al servizio del popolo, dei bisogni della gente.
Chiudo con una celebre frase del compagno Enrico Berlinguer: “Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.”

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