Quanto vale la nostra salute?

pioppi_uva1Le emergenze ambientali degli ultimi anni ci dicono che problema della salvaguardia della natura rimane una priorità assoluta per la nostra città. Per tanti, troppi anni si è fatto finta di non vedere che il nostro vasto territorio veniva violentato ora da impianti industriali pericolosi, ora dallo smaltimento illegale di rifiuti. E così il nostro terreno fertilissimo e quindi prezioso per l’agricoltura si è via via inquinato.
Nel marzo del 1787 Goethe, durante il suo viaggio in Italia scriveva: “Solo in questo paese si può capire cosa sia la vegetazione e perché si coltivino i campi. Il lino è già presso a fiorire, il grano è alto una spanna e mezza. La regione intorno a Caserta è tutta pianeggiante, i campi sono lavorati con nitore uniforme, simili ad aiuole di giardini. Ovunque s’innalzano pioppi cui si allaccia la vite, che pur ombreggiando il suolo impedisce la messe più rigogliosa. Che mai avverrà al prorompere della primavera!”. Questo splendido ritratto è perfetto per descrivere cosa erano le nostre campagne, lo stesso paesaggio ricordato e vissuto dai nostri nonni e padri e prima di loro da generazioni e generazioni. Cosa sono oggi le nostre campagne? Basta fare una passeggiata per quel che ne rimane. Cumuli di immondizia sparsi qua e la per i viottoli, montagne di materiali di risulta provenienti da cantieri edili, spesso carcasse di animali e sotto il terreno chissà. Nel novembre del 2002 due gigantesche operazioni di polizia hanno portato a galla una complessa rete di traffici illeciti che dai poli industriali del Nord e centro Italia portavano rifiuti di ogni genere in provincia di Caserta e altre località del Meridione. Un traffico di circa un milione di tonnellate di rifiuti pericolosi smaltiti illecitamente per anni è stato scoperto con un complessa indagine, denominata Operazione Cassiopea, che ha portato alla richiesta di 97 rinvii a giudizio da parte del Pubblico Ministero della Procura di Santa Maria Capua Vetere Donato Ceglie.
Le conseguenze di questi smaltimenti sono gravissime e si manifestano nel tempo, come dimostra l’allarme diossina scattato nel 2003. Sull’origine di questa contaminazione non sembrano esserci dubbi: “Le risultanze investigative – si legge in un comunicato della Procura – hanno consentito di ipotizzare le cause dell’evento, consistenti nelle reiterate attività abusive di discarica e abbandoni dei rifiuti e dall’incenerimento degli stessi”. Lo scorso anno la Commissione Parlamentare sulle Ecomafie, ha fatto tappa in Campania ed in particolare nelle zone che vanno da Marcianise a Giugliano, dove sembra essersi concentrato l’attività di illecito smaltimento di rifiuti. Si spera che si addivenga presto ad un rapporto chiaro su quello che è avvenuto sul nostro territorio e si prendano le dovute misure. Durante uno dei sequestri effettuati dalla nostra Polizia Municipale, un autista di un camion, sorpreso di notte mentre si accingeva a sversare e poi bruciare, confidò agli agenti che per ogni missione notturna guadagnava all’incirca 150 Euro perché il lavoro è facile poco rischioso. Vale così poco la salute nostra e dei nostri figli?

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