Marcianise piange commossa la dipartita di “Ciccillo o’ gelatiere”: il suono del suo fischietto annunciava l’estate

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E’ scomparso ieri, all’età di 80 anni, Francesco Moretta, da tutti conosciuto come “Ciccillo o’ gelatiere“. I funerali si sono svolti oggi, giovedì 9 febbraio 2017, alle ore 11.00 presso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Capodrise. Lascia la moglie, Rosalia Grazioso e i figli Vincenzo, Gabriele, Pasquale e AngeloCiccillo era una vera e propria istituzione in città. Generazioni di persone hanno gustato per anni la sua rinomata “limonata”. Non il sorbetto, non la granita, ma neppure la “ratta ratta”, Ciccillo rinfrescava le torride estati dei marcianisani con la sua “limonata“, il dolce a metà tra il sorbetto ed il classico gelato, realizzato secondo un’antica ricetta. In principio a Marcianise c’era la “subretta” di Parigi, poi arrivò la “limunata” di Ciccillo o’ gelatiere. Una tradizione passata da padre in figlio, ed una formula che si custodiva molto gelosamente. Guai a chiamarla “ghiaccio, zucchero e limone”. La limonata di Ciccillo era una vera e propria prelibatezza che tutti ammiravano così come apprezzavano la sua discrezione e la sua professionalità. All’inizio fu un carretto ambulante da spingere a mano o con una bicicletta, ma poi divenne con il tempo un “tre ruote” ed infine un’auto equipaggiata come una moderna gelateria. Il fine era sempre lo stesso: distribuire quei dolci ghiacciati che la città amava. I bambini la associavano alle vacanze, i meno giovani alla pausa lavoro, gli anziani alla siesta pomeridiana. Quando subito dopo pranzo si sentiva il classico ed inconfondibile fischietto, non c’erano dubbi: era arrivata l’estate. Se c’era una festa di piazza, un mercatino, un concerto musicale o una manifestazione sportiva, Ciccillo era lì ad allietare i marciansiani. Il lavoro era stagionale in quanto si svolgeva nei mesi caldi, ma Francesco e la sua famiglia nei mesi invernali esercitavano anche il commercio della legna. Il loro motto è sempre stato: “‘A viern’ ve scarfamm’ e ‘a staggione v’arrifriscamm”. Alla notizia della sua dipartita c’è stata grande commozione in città. Tutti conoscevano Ciccillo e la bella persona che era: un uomo gentile, generoso (quante limonate ha regalato!), gran lavoratore ed amico dei marcianisani. Con lui se ne va un pezzo importante di Marcianise.

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