«Marcianise c’era»: la trentennale storia del Ristorante “La Lucciola”

african_peopleCi sono luoghi che fanno da sfondo alla storia di una città e che, inevitabilmente, restano nei ricordi della gente, anche se questi posti non ci sono più. Stiamo parlando del glorioso RistoranteLa Lucciola” che per trent’anni ha allietato feste, matrimoni, comunioni e cerimonie varie del popolo marcianisano. Il ristorante era ubicato in via Fuccia (oggi al suo posto sorge un supermercato), sul lato destro andando nella direzione dell’ex Macello Comunale. L’attività del ristorante, condotto dalla famiglia Mezzacapo, è iniziata nel lontano 1963 ed è cessata nel 1993 quando I’intestataria del locale, Luisa Severino, oggi 82enne, dovette subire un delicato trapianto di fegato in un ospedale di Parigi. Ai fornelli, oltre ad essere il Deus ex machina del locale, c’era il marito di LuisaSalvatore Mezzacapo, che oggi ha 85 anni, mentre in sala a fare da camerieri c’erano i figli ed i nipoti. Quando il servizio lo richiedeva ed il lavoro era tanto allora si chiamava qualcuno che lavorava alla giornata, visto che si trattava di un ristorante soprattutto per cerimonie. Tuttavia, come accadeva spesso a quei tempi, l’azienda era a carattere familiare, dove ognuno aveva un ruolo ben preciso. Sin dall’apertura la struttura ricettiva funzionava anche da bar e come un hotel pensione fino alla metà degli anni ’70. In principio si facevano esclusivamente matrimoni, battesimi e comunioni, poi, verso la fine degli anni ’80, il ristorante fu richiesto anche per festeggiare i 18esimi compleanni ed il conseguimento della laurea. Quando il locale fu costruito si trovava in una zona molto periferica di Marcianise, in aperta campagna. Non vi erano altre abitazioni, solo la strada che portava verso l’azienda Carbone. Nelle notti di estate era possibile ammirare lo spettacolo di migliaia di lucciole e da qui venne lo spunto ai proprietari di nominare il ristorante “La Lucciola“.

lalucciola_ristorante_2All’inizio il ristorante poteva ospitare 120 persone, poi dopo una serie di interventi di ristrutturazione, fu aggiunta un’altra sala al piano superiore, al posto delle camere della pensione, arrivando ad ospitare fino a 400 coperti. Negli anni ’60 molti matrimoni si facevano in casa ed il ristorante era attrezzato anche per il servizio di catering. “La Lucciola” per un certo periodo effettuava anche il servizio mensa per alcune fabbriche locali come la 3M Italia di San Marco Evangelista. Si preparavano i pasti nella cucina del ristorante e poi  si trasportavano nelle varie fabbriche. Il bar ristorante ha vissuto le vicissitudini dei medesimi locali nell’Italia del boom economico degli anni ’60 e ’70. C’era il juke box, il telefono a gettoni e, di tanto in tanto, si organizzavano serate danzanti e musicali. Oltre ai cantanti partenopei come Mario Trevi, Mario Da Vinci, Rita Fiore Giulietta Sacchi, in tanti ricordano ancora una bellissima serata con l’allora molto quotato gruppo musicale “African People“.

Il tipico menù alla marcianisana conquistò il critico gastronomico Berretti che, dopo aver assaggiato la cucina del sig. Mezzacapo, lo intervistò e fece inserire il ristorante nella rinomata Guida Veronelli, in qualità di uno dei migliori punti gastronomici del territorio. In trent’anni di attività sono tanti gli aneddoti che la coppia degli ormai anziani, ma sempre arzilli e lucidi, signori Mezzacapo e Severino ricordano: dai classici bisticci matrimoniali a chi alzava il gomito a tavola per poi inscenare uno show mettendo in imbarazzo i parenti; dagli improperi scatenati dalla posizione dei posti a sedere rispetto al tavolo degli sposi a vere e proprie liti legate all’eredità. Insomma un vero e proprio spaccato della Marcianise che fu.

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