La ricercatrice marcianisana Raffaella De Vita premiata da Barack Obama

affaella_DeVitaSi può studiare a Marcianise, laurearsi a Caserta e poi finire premiati direttamente dall’inquilino della Casa Bianca, tale Barack Obama, con la più alta onorificenza conferita dal governo degli Stati Uniti a ricercatori e ingegneri: il Presidential Early Career Awards for Scientists and Engineers (PECASE). E’ accaduto a Raffaella De Vita, 37 anni, di Marcianise, con un curriculum di studi e professionale da fare invidia. De Vita, che vive con il marito e due figli a Blacksburg in Virginia, è attualmente professore associato presso il dipartimento di ingegneria e di meccanica del Virginia Tech, uno dei College più prestigiosi degli Usa, internazionalmente riconosciuto per la sua eccellenza in 14 discipline di ingegneria e informatica. Ma la sua carriera parte proprio da Marcianise (Caserta) dove ha frequentato il liceo scientifico “Quercia” diplomandosi nel 1995 e poi a Caserta dove si è laureata in Matematica con lode nel 2000 presso la Seconda Università di Napoli. La sua attuale carriera professionale è però iniziata con un Master in Mechanical Engineering alla University of Pittsburgh seguito da un PhD nella stessa Università statunitense. Nel 2012, Raffaella De Vita ha ricevuto un “National Science Foundation Faculty Early Development (CAREER) Award”, un finanziamento per condurre uno studio nazionale sui disturbi del pavimento pelvico che colpisce un terzo delle donne americane adulte. Questi disturbi includono il prolasso che si verifica quando gli organi pelvici sporgono dentro o fuori il canale vaginale. Negli Stati Uniti il costo per gli interventi chirurgici necessari a curare questo disturbo equivale ad 1 miliardo di dollari all’anno, senza contare i costi associati alla perdita di fecondità e di riduzione della qualità della vita. Un problema salutare a cui Raffaella De Vita sta lavorando avvalendosi della collaborazione di prestigiosi partner di ricerca, tra cui il “ Walter Reed Army Medical Center’s Department of Obstetrics and Gynecology in Washington, D.C., e il Biophysics Collaborative Access Team dell’Argonne National Laboratory a Chicago. “Questo progetto potrebbe potenzialmente trasformare i metodi di ricostruzione chirurgici e procedure di riabilitazione post-operatoria per la sofferenza femminile da disturbi del pavimento pelvico”, ha spiegato De Vita. Con le nuove conoscenze circa i legamenti del sistema pelvico, De Vita ritiene che essi saranno in grado di definire nuove linee guida dei metodi di ricostruzione chirurgica e protocolli, progettare innesti chirurgici biocompatibili e sviluppare sicure routine di stretching. “I risultati straordinari di questi ricercatori sono sicuri indicatori di ulteriori successi nella ricerca”, ha spiegato nelle motivazioni del riconoscimento Barack Obama. “Siamo grati per il loro impegno e per i progressi scientifici e tecnici che garantiranno la leadership mondiale dell’America per molti anni a venire.” Insomma Gli States progrediscono in tecnologia e nella cura di malattie anche grazie al contributo determinante di studiosi e ricercatori italiani “Made in Marcianise”. Sarà proprio il Presidente Obama a consegnare il premio a Raffaella De Vita e ad altri 101 ricercatori e ingegneri in una solenne cerimonia che si terrà a Washington D.C. in una data ancora da stabilire nel 2014. Un’occasione per festeggiare anche a Marcianise, dove oltre al papà Antonio, che vive in un appartamento di via Santella, e ai due fratelli Paolo e Luca, faranno il tifo per lei anche tutti gli amici, compagni e professori del liceo con cui è rimasta in contatto grazie soprattutto a facebook. Proprio questi ultimi, i docenti liceali e i suoi ex professori della Sun di Via Vivaldi, Raffaella De Vita tiene a ringraziare: “Senza di loro e senza la mia famiglia non sarei arrivata fin qui”.

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