Valentino, il ragazzo col “chiodo” che arrivò a Sanremo cantando le canzoni di Vasco

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Dalla boxe alla musica leggera, l’84 è per Marcianise un anno da incorniciare nell’ album dei ricordi . Nell’agosto di quell’anno, Angelo Musone, ragazzo boxeur marcianisano coronava a Los Angeles il sogno di arrivare là dove ogni atleta avrebbe desiderato approdare: le Olimpiadi. Tornerà con una medaglia di bronzo anche se tutto il mondo saprà che quel metallo valeva oro. Pochi ricordano, invece, che qualche mese prima, precisamente il 3 febbraio, al Teatro Ariston di Sanremo, un ragazzo scendeva le scale del palco di quello che è considerato, da sempre, il tempio della musica italiana. Indossava un giubbotto di pelle modello “chiodo”, si chiamava Valentino ed aveva 26 anni, segni particolari: marcianisano.
La storia di questo ragazzo potrebbe assomigliare a quella di migliaia di giovani del Sud che emigrano al Nord in cerca di lavoro, ma non è proprio così. La storia di Giancarlo Valentino, all’anagrafe Carlo, è quella di un ragazzo che scappa dalla grigia ed opprimente realtà meridionale in cerca di un contesto sociale più consono alle sue idee di modernità ove poter finalmente realizzare le proprie aspirazioni. Ci aveva provato già a 16 anni ma era riuscito ad arrivare fino a Roma dove la polizia, allertata da una denuncia della madre, lo rimette sul treno destinazione casa. Giancarlo non demorde nel suo progetto di fuga e riesce a convincere la mamma a trasferirsi a Milano dove lavorava un suo fratello poliziotto. Oltre alla famiglia lascia i pochi amici del Club “La Fogna”, un connubio di giovani adolescenti di cui faceva parte anche Fausto Mesolella, attuale leader e chitarrista degli Avion Travel, che si riunivano nella sede di Piazza Principe di Napoli di fronte all’ufficio postale.
A Milano Giancarlo lavora come sarto: “Era l’unica cosa che sapessi fare”, ma ben presto il destino lo porterà verso altre mete. Comincia a frequentare l’ambiente artistico e musicale milanese conoscendo personaggi all’epoca già famosi come Mina ed altri assolutamente sconosciuti. Uno di questi veniva da Zocca, faceva il dee-jay e si chiamava Vasco Rossi. Sarà proprio l’amicizia sincera con Vasco a rappresentare la svolta artistica di Valentino. Vasco gli farà conoscere Mario Rapallo, produttore discografico che nel 1980 fonda l’etichetta Targa di cui faranno parte oltre a Vasco Rossi, la cantante di disco-music Taffy, Barbara D’Urso (che fece una brevissima esperienza di cantante) e Valentino.
Vasco scriverà per lui i primi due pezzi: “Dimmi cioè” e “Mi piaci solo tu” che Valentino interpreterà a Saint Vincent Estate del 1981 dove ottenne un discreto successo. L’anno dopo, il 1982, arriva a partecipare al Festival cileno di Vina Del Mar mentre il ribelle Rossi esplode a Sanremo con “Vado al Massimo”. Nel 1983 è sempre Vasco, che ritorna a Sanremo con “Vita spericolata”, a scrivere due canzoni per Valentino “Sarà Migliore” e “Domani e Domenica”. Quest’ultima, in cui è lo stesso Vasco a fare i cori e un po’ di parlato nel suo inconfondibile stile, sarà presentata da Valentino al Festivalbar dello stesso anno. Nel 1984 Vasco Rossi scrive la canzone che il manager di Valentino proporrà a San Remo: “T’immagini”. Il pezzo viene incredibilmente scartato dalla direzione artistica di Sanremo e Vasco lo riproporrà in seguito nell’album “Cosa succede in città” (1985). Ma viene data l’opportunità a Valentino di presentare un altra canzone, “Notte di Luna”, scritta da Sergio Basile e vincitrice del concorso Totip “Una Canzone per Sanremo”.
“Non ero molto convinto della canzone” – spiegherà Valentino – “tuttavia accettai perché sarebbe stato difficile per la direzione artistica scartare una canzone che aveva vinto un premio organizzato dal principale sponsor di Sanremo che era appunto la Totip”. Così in quel febbraio del 1984 Valentino corona il sogno di cantare a Sanremo nelle competizione riservata alle “Nuove proposte”. Vincerà Eros Ramazzotti con “Terra Promessa”. “Nella prima serata del Festival di Sanremo” – racconta Valentino – ottenni più del doppio dei voti di Ramazzotti. Poi la situazione si ribaltò completamente nella seconda serata”. “Notte di Luna” ottenne un discreto successo e arrivò quinta nella classifica del Festival della Canzone Italiana.
Dopo l’esperienza sanremese Valentino perde completamente di vista Vasco che era oramai diventata una stella del rock nazionale. L’anno dopo la direzione artistica di Sanremo non accetta la canzone “Iena” perchè Valentino non è più una nuova proposta in quanto non debuttante e nemmeno un big poiché non aveva riscosso abbastanza successo. Il pezzo sarà presentato al Festivalbar del 1985 e diventerà un successo nei juke boxe di tutta Ialia. Nel 1986 chiude anche l’etichetta discografica Targa, mentre nel 1988 Valentino ci riprova per l’ultima volta con un disco dal titolo “Mambo Jambo” che però rimase praticamente invenduto.
Il futuro artistico di Valentino non fu più musicale. Per diversi anni lavorò come attore di fotoromanzi per alcune riviste come Grand Hotel e Ragazza In. Poi aprì a Milano un ristorante che gestì fino al 2003. Trasferitosi a Rimini comincerà a lavorare come commerciale nel settore dei preziosi, lavoro che tutt’oggi svolge nella città romagnola.
Un’esperienza unica quella di Valentino che ha accarezzato, anche se per un breve lasso di tempo, il successo musicale accanto a personaggi di primissimo piano, primo fra tutti Vasco Rossi. Due mesi fa, la trasmissione televisiva “Meteore” in onda su Italia Uno, ha invitato Valentino a ricordare la sua breve, ma intensa esperienza artistica. Valentino fu un autentico frammento stellare che si consumò come un cerino: troppo in fretta. Per i tanti adolescenti marcianisani che lo videro scendere dalle scale del palco del Teatro Ariston di San Remo, il ragazzo col “chiodo” che cantava le canzoni di Vasco, rappresentò molto di più che una speranza di riscatto: il sogno di un giovane che partendo da uno sperduto luogo del Sud dell’Italia arriva con la forza della determinazione a calcare il palco del luogo più autorevole ed ambito della musica leggera italiana.

“Domani è Domenica”: http://www.youtube.com/watch?v=ZtRYdWh8AlE&feature=related

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