Marcianise rende omaggio a Totò

TotòLa Città di Marcianise rende omaggio a Totò in una serata speciale che l’Assessorato alla Cultura dedica al Principe della risata, in occasione del IV decennale della sua morte, avvenuta il 15 aprile del 1967. Ospite eccezionale la figlia di Totò, Liliana De Curtis, che presenterà, sabato 21 aprile prossimo alle ore 17, presso la Biblioteca Comunale di Via Vespucci, la biografia: “Totò, mio padre”, edita da Rizzoli.
L’appuntamento si inserisce nel ciclo di incontri “Aperitivo con l’autore”, organizzati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Marcianise con la preziosa collaborazione di 5 associazioni culturali del territorio che adottano di volta in volta un autore ed un libro.
A fare da padroni di casa saranno, questa volta, i ragazzi dell’associazione Majeutica che animeranno il dibattito che ha per tema “Il Sorriso”. Partecipano, oltre a Liliana De Curtis, Luciano Restivo di Majeutica, il giornalista Luigi Ferraiuolo, l’attore Paolo Mazzarella e l’assessore alla cultura Alessandro Tartaglione.
Al termine dell’incontro si svolgerà la seconda parte della serata dedicata al grande comico napoletano con la proiezione di un film documentario ed una piccola mostra ospitata all’interno dei locali dell’Associazione Majeutica sita in Via G.B. Falcone (trav. Via Santoro), dove sarà offerto un aperitivo a tema e si potranno degustare i vini dall’azienda Vestini Campagnano – Poderi Foglia.

Il Libro
La biografìa di Totò raccontata dalla sua unica figlia, Liliana, è uno spaccato di vita familiare in cui il grande comico viene descritto nella sua dimensione umana segreta. Totò, padre tenero, ma troppo possessivo, marito-padrone per l’adorata moglie Diana, pieno di pregi ma anche di difetti, balza fuori da queste pagine con eccezionale vivezza.
Per riuscire in questa impresa Liliana ha attinto al bagaglio dei suoi ricordi. Sono talmente tanti da averle permesso questa nuova edizione della biografìa di Totò, arricchita rispetto alla prima di una quantità di episodi, divertenti o drammatici, come è logico in un personaggio per il quale, secondo una sua definizione, “una lacrima è solo l’altra faccia del sorriso”. Per gli ammiratori dell’attore, poi, c’è una vera chicca, e cioè una lettera inedita che Totò, nel 1943, indirizzò alla moglie e alla figlia, corredata da un suo disegno.
Parlare del padre, spiega Liliana, non le riesce facile per quella ridda di emozioni che risvegliano in lei i ricordi, dolci o amari, ma comunque impressi indelebilmente nella sua memoria, e nella scrittura si è lasciata guidare soprattutto dalla voce del cuore. Ne è venuta fuori una biografìa molto vera e priva di retorica, una lettura indispensabile per tutti quelli che, amando Totò, vogliono conoscerlo nell’intimo della sua complessa personalità, al di là della maschera diventata ormai un mito senza tempo.
Dalla gavetta ai trionfi, dall’infanzia agli amori, dall’avanspettacolo alla poesia, dall’oblio al culto…
Una storia italiana che più italiana non si può raccontata dalla figlia del grande Totò.
Geniale, di una modernità sconcertante, grandissimo attore, maschera da commedia dell’arte, istrione e capace di interpretazioni drammatiche memorabili (si pensi a Uccellacci e uccellini di Pasolini), autore di dialoghi dell’assurdo degni di lonesco, grande dell’avanspettacolo quando l’avanspettacolo era una palestra di talenti… Totò, dopo anni di colpevole dimenticanza, è tornato prepotentemente alla ribalta grazie anche ai libri pubblicati da Rizzoli: Parli come badi; Ogni limite ha una pazienza; Fegato qua fegato là fegato fritto e baccalà.

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