Il mio ricordo di Giancarlo Menotti

Ho avuto l’onore di conoscere il Maestro Giancarlo Menotti 7 anni fa a Spoleto. Ero andato lì per conto della mia azienda per coordinare le biglietterie dello Spoleto Festival. Era luglio del 2000 ed è stata per me un’esperienza straordinaria.
Ero pienamente assorto nel lavoro quando arrivò quella telefonata con la voce di un signore “di altri tempi”: “Dott. Tartaglione saremmo molto lieti, io e mio figlio Francis, se stasera volesse cenare a casa nostra”. Arrivai con qualche minuto di anticipo insieme a 2 colleghi che mi accompagnarono curiosi di vedere da vicino l’inventore del Festival dei due Mondi. Menotti si affacciò al balcone e volle a tutti i costi invitare anche i miei amici. Entrai in quella stanza che affacciava sulla splendida Piazza Duomo della cittadina umbra e notai subito un pianoforte a coda che dava il senso di chi abitava quella casa.
Non capii subito perchè quel vecchio signore della borghesia lombarda, tra la miriade di persone che popolavano il festival, avesse deciso di invitare proprio il sottoscritto a cenare a casa sua. “E’ la prima volta – si complimentò con noi – in tanti anni del festival, che qualcuno sia stato in grado di farci conoscere tanti dati statistici. Vi ringrazio per tutto ciò che state facendo per noi”.  
Menotti ci raccontò, spontaneamente, come nacque il festival e come una piccola e sperduta cittadina della provincia umbra fosse diventata in pochi anni un luogo tanto rinomato ed ammirato nel mondo. Noi lo ascoltavamo con l’ammirazione degli allievi per il maestro e tornammo a casa consci di aver fatto una esperienza non ordinaria.
Questo è il mio ricordo di Giancarlo Menotti adesso che non è più con noi.