Scuola: Il Comune Spende 19.000 euro per banchi e sedie

Banchi e sedie“Il Comune ha provveduto in maniera celere alle richieste da parte delle scuole di Marcianise nella fornitura degli arredi scolastici” . Risponde così l’assessore alle Politiche Scolastiche e dell’Educazione Alessandro Tartaglione alle notizie infondate diffuse ieri dalla stampa.
Da Martedì 19 settembre, infatti, sono iniziate le forniture per tutte le scuole dell’obbligo: materne, elementari, medie. Il Comune ha avviato i contatti con i dirigenti scolastici dalla fine del mese di luglio per mettere sul banco tutte le problematiche relative all’inizio dell’anno scolastico. Il 29 ed il 30 agosto ci sono stati due incontri con tutte le scuole di Marcianise alla Biblioteca Comunale dove tra le altre cose si è parlato anche della fornitura di arredi scolastici.
“L’assessorato da me rappresentato – spiega Tartaglione – ha impiegato tutte le risorse previste in Bilancio pari a 18.962,00 Euro per l’acquisto di banchi e sedie per tutte le scuole di competenza comunale. La distribuzione è avvenuta tenendo presente la popolazione scolastica di ogni scuola e della costituzione di nuove classi che abbisognavano di essere arredate ex novo”.
“Voglio precisare che nessun genitore, studente o dirigente scolastico – conclude Tartaglione – ha posto in essere alcuna protesta nei confronti del Comune, dell’Ufficio Scuola o dell’Assessorato”.

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2 Risposte

  1. pasquale scrive:

    Egregio Dr. Alessandro Tartaglione,
    le scrivo per renderle nota la situazione ( spiacevole) che si è venuta a creare all’interno del Liceo Scientifico F.Quercia. Gli allievi delle classi 1 sezione N ed M dell’anno scolastico 2006/07 sono stati smistati in altre sezioni. Ora, per ragioni ovvie, tale smistamento ha creato problemi agli allievi, ma soprattutto ai genitorii i quali sono stati costretti ad affrontare nuovamente le spese per i libri, in quanto i libri usati l’anno precedente, a detta dei professori, non erano adatti.Ora io chiedo a lei chi doveva farsi carico di questa situazione? Il preside, l’assessore o il provveditorato agli studi? Per quale ragione non si è tenuto conto di tal disagio nella distribuzione dei buoni Libri? E cosa potrebbe mai un genitore comprare con soli 40,00€? Le rendo ancora noto che un solo libro costa in media 25,00€. Arrivederci. In attesa di una risposta, cordiali saluti.

  2. Premesso che non sapevo assolutamente niente di questa situazione in quanto è parte della gestione autonoma della scuola in oggetto. Tuttavia ritengo assolutamente ragionevole la riflessione sua e quella degli altri genitori che si sono ritrovati ad acquistare da zero i libri necessari. Conosco bene la situazione del caro libri e del caro scuola, in generale, che io stesso e la mia famiglia (i miei genitori erano entrambi operai) abbiamo sopportato durante gli anni di studio miei e delle mie sorelle. E’ chiaro che la direzione della scuola avrebbe dovuto tener conto di questo e rimediare. Ritengo che qualche correttivo (tuttavia devo verificare meglio le possibilità tecnico-regolamentari) forse avrei potuto inserirlo anche io. La normativa, infatti, prevede anche un incentivo ad acquistare direttamente i libri per le scuole e provvedere al prestito da parte della scuola agli studenti con reddito basso. Il mio assessorato è molto legato ai fondi, che, per il tramite della Regione, pervengono dal Ministero della Pubblica Istruzione e sono suddivisi tra i comuni secondo il criterio del numero di studenti e del tasso di povertà. Una volta avute le domande si provvede alla semplice suddivisione dei fondi per gli aventi diritto. Il solo criterio che ho introdotto io è stato quello di dare più soldi ai redditi più bassi e più soldi alle prime classi (perchè si suppone che le prime acquistino tutti i libri ex novo).
    In gni caso, se posso essere ancora utile potete venire all’ufficio scuola del comune e prenotare un appuntamento con il sottoscritto.
    Saluti

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