Salva la Costituzione e l’Unità d’Italia

C'è chi dice NoBuongiorno Italia! E’ proprio il caso di dirlo. L’Italia si risveglia dopo 5 anni di anestesia mediatica. L’Italia vuole cambiare ma seguendo lo spirito della Resistenza, che diede vita alla Costituzione Italiana nella consapevollezza dell’importanza del momento storico che si stava vivendo. Bisognava lasciare ai posteri un documento importante e duraturo e lo scrissero. Berlusconi e company volevano distruggerlo perchè figli di un’altra Italia, quella che combattè contro la Repubblica e contro la Democrazia.

P.S.
Bellissima data quella del 26 giugno 2006, anche perchè è venuto alla luce il mio secondogenito, Tullio. Quando diventerà grande gli spiegherò che nel giorno in cui lui è nato abbiamo salvato a Costituzione Italiana.

(Visited 121 times, 1 visits today)

Potrebbe interessarti anche...

9 Risposte

  1. Vittorio Ugo scrive:

    Mi piacerebbe conoscere la sua opinione sullo stato della raccolta rifiuti a Marcianise.

    Grazie.

    Un ex-marcianisano

  2. Francesco scrive:

    Auguri per la nascita del tuo secondogenito da tutto il gruppotto.
    a presto…….. assessore

  3. Grazie per gli auguri agli amici.
    La regola del mio blog è che per avere una conversazione con me è necessario identificarsi con nome cognome ed email. No pseudonimi.
    A pubblicare vi pubblico tutti a meno che non diciate volgarità.

    Ciao

  4. angelo zarrillo maietta scrive:

    Solo oggi ho potuto visionare le foto del Tuo TULLIO,AUGURONI e Bellissimo spero solo che cresce piu’ con idee di Centro (scherzo) cmq.Auguri, di nuovo anche alla Tua Gentile Consorte da parte di tutta la mia famiglia,con Tanta Stima Angelo Zarrillo Maietta

  5. Grazie ad Angelo ZM, di tutto

  6. Carlo Tartaglione scrive:

    Gentilissimo Alessandro Tartaglione, non mi pare che il nostro ex concittadino abbia scritto frasi volgari o tantomeno l’abbia offesa. E’ lei l’uomo pubblico, con vantaggi e svantaggi che ne conseguono. Rispetti il nostro diritto alla privacy e non “giri la pizza”!
    Risponda alla sua domanda, se ha una risposta che non offenda l’intelligenza umana..

  7. Luigi Zarrillo scrive:

    Mi scuso se l’uso di uno pseudonimo abbia violato le regole. Mi chiamo Luigi Zarrillo e sono l’ex-marcianisano. Lo scorso w-end mi si è veramente stretto il cuore al pensiero di dove sono costretti a vivere i miei familiari (ho un nipotino di due anni). Che città stiamo consegnando ai nostri figli? Lei, politico, personaggio pubblico, neopadre per la seconda volta, vuole prestarsi ad un confronto? Pensavo che il blog fosse anche questo, una voglia di pubblicità (nel senso di pubblico e di trasparenza) del proprio operato. Se così non fosse, me ne scuso. Ma da cittadino digitale so, che quando si usano certi strumenti, se ne devono assumere anche gli oneri e non solo i vantaggi. Lei, forse è l’unico politico marcianisano ad avere un blog. Facciamo che sia anche un merito.

    Luigi Zarrillo, alias Vittorio Ugo.

    Cordiali saluti

  8. Caro Luigi, hai ragione. Non è questa la città che auspico per i miei figli. Quando, tanti anni fa, ho deciso di fare politica attiva è stato anche e soprattutto perchè volevo consegnare ai miei (allora solo auspicati) figli una città migliore di quella che avevo conosciuto io.
    La verità è che la mia generazione oggi si trova a lavorare il doppio, il triplo e anche di più per recuperare gli errori (tantissimi) che sono stati fatti dalle precedenti classi dirigenti. Non è una questione di colore politico e questo l’ho saputo imparare con il tempo e l’esperienza.
    In queste settimane (ma dovrei dire in questi mesi e in questi anni) siamo costretti a tenere all’ordine del giorno l’emergenza rifiuti.
    Portremmo parlare, ad esempio, di gestione della quotidianità, di grandi progetti, di scuola, di cultura, di occupazione, di tantissime altre cose ed invece siamo obbligati ad occuparci della spazzatura. Oggi noi siamo costretti ad occuparcene perchè qualcuno, a suo tempo, ha deciso di non occuparsene, di rimandare le decisioni. Si sapeva 20, 30 anni fa che ad un certo punto le discariche si sarebbero saturate, ma nessuno ha saputo o voluto trovare un’alternativa. Oggi noi siamo costretti a parlare di termovalorizzatori (inceneritori di spazzatura) quando in altre realtà d’Italia si pensa l’alternativa ad essi. Oggi altre regioni d’Italia trovano nello sviluppo sostenibile, nell’eliminazione degli imballaggi, nel riciclo dei rifiuti urbani, l’aternativa all’incremento dei rifiuti, alla eliminazione sostenibile degli stessi ed al reintegro nel circuito produttivo. Noi stiamo costruendo un inceneritore ad Acerra, l’altro a S. Maria la Fossa è in via di definizione, forse è in embrione un terzo termovalorizzatore e quando saranno definitivamente funzionanti (fra 5-6 anni) ed a pieno regime dovranno bruciare ecoballe per 50 anni circa e smaltire quello che abbiamo prodotto negli scorsi anni.
    Intanto la spazzatura è in mezzo alla strada perchè le discariche sono sature e i Cdr pure. Nuove discariche neanche a parlarne perchè nessuno le vuole (not in my back yard). E chi si trova ad affrontare in prima persona tutto questo? Coloro che istituzionalmente sono più vicini al cittadino esasperato: il sindaco e l’amministrazione comunale. Coloro che non hanno nè colpe nè responsabilità. Perchè per raccogliere la monnezza dalle strade, il Sindaco si deve autodenunciare (come ha fatto Fecondo) alle autorità sanitarie pena l’avvio di un provvedimento penale a suo carico, perchè solo l’autorità del commissariato di governo può decidere in merito.
    Si, caro Luigi, la realtà è triste soprattutto per chi ha deciso, nonostante tutto, di rimanerci in questa città e di lottare per cambiarla in meglio. Faccio tanti auguri a te ed alla tua famiglia, perchè non perdiate mai la speranza di migliorare questa città. E faccio tanti auguri pure a me stesso affinchè possa dare un contributo positivo in tal senso.

    Un saluto

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>