“Gli atti vandalici al Liceo “Federico Quercia” di Marcianise costringono la classe politica ad aprire una riflessione non più procrastinabile. La gravità dell’accaduto, a parere del sottoscritto, sta, non tanto negli atti in senso stretto, che pure sono preoccupanti, ma nell’assoluta tendenza alla deresponsabilizzazione di una parte (si spera) della gioventù marcianisana. Se venisse confermata la tesi degli investigatori ci troveremmo di fronte ad una piccola organizzazione a delinquere. Qui troviamo, infatti, tutti gli elementi che ci portano lontano da una semplice marachella o goliardia scolastica: la predeterminazione, l’organizzazione di una banda con lo scopo di delinquere e addirittura i mandanti. E’ chiaro, quindi, che questa fattispecie, del tutto nuova, abbisogna di un approfondimento serio che ci porti a comprendere per bene il fenomeno al fine di porre in essere misure sociali in grado di contrastare questa congiuntura pericolosissima. Il fatto che sia successo in una scuola è grave. Il fatto che sia successo in un istituto da sempre considerato il salotto buono della gioventù marcianisana, è inquietante”.
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Pietro Capasso dice:Caro Alessandro,per motivi miei sono spesso in questa magnifica Chiesa che...
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Filippo Monaco Presidente della Fondazione "M- Monaco" dice:
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enrico rossini dice: